N.D.Baronessa Elisa Silvatici: "La sua arte si articola sull'emozione in una dialettica pittorica consapevole,in una dinamica del sentimento che abbracia la natura,il paesaggio,la figura umana.Le esplicitazioni delle intime pulsioni del suo animo nel quale si avvicendano sentimenti di sottesa poeticità e di coinvolgente passionalità che l 'Artista estrinseca dal proprio subconscio per inserirli nella sua realtà pittorica.Una interpretazione filosofica della realtà concretata da un cromatismo che ,spesso ,sostituisce il segno e che,attraverso una tecnica ad olio con pennello o di di uno spatolato,spazia da tonalità gaie,luminose a densi,corposi e accesi colorismiche enfatizzanole tematiche.La sua emozionalità,la sua ispirazione  è concretata"dal "  e  "con" il colore,elemento basilare della pittura.

I suoi paesaggi,con  l 'armonia dei loro cromatismi,esplicitano un'Arte visiva in cui si respira un sentimento di sublimazione della natura: paesaggi con una "luce"che fissa l'immagine in un'atmosfera di riflessioni cromatiche che creano una fusione magica tra essenza ed esistenza ,la visione di una natura non solo percepita ,ma animata dai sentimenti .Un sottile fil -rouge con Cezanne ,nel voler porre la natura al centro della sua Arte.

La rappresentazione della vita contadina sinonimo di profondo amore per la propria terra in un rapporto di complicità tra realtà e concretazione visiva della sua fede interpretativa .I tramonti infuocati con i suoi spatolati densi ,corposi e  avvolgenti,nella loro "esaltazione cromatica "che sostituisce all'effetto ottico un colpo d'occhio emozionante.Nei suoi paesaggi marini, non vi è demarcazione tra il tramonto e il mare con  un potente effetto visivo di astrazione dalla realtà .Nei ritratti ,coglie nel soggetto l'espressività evidenziando i tratti fisionomici e la traccia emotiva di un particolare momento di un vissuto con elementi coloristici in un  remember di foto-album della pittura popolare veneziana.Nelle sue tematiche spagnoleggianti si evidenziano cromatismi accesi ,caldi, esplicativi di passionalità in un sotteso fil - rouge con Bizet celebrato da Wagner per la sua mediterraneità.Le donne in un ideale femmineo,sono rivisitate per celebrarne la personalità  e la bellezza in una rievocazione dell' Inno alla bellezza " di Boudelaire.

Nella sua vasta produzione artistica,sono presenti tematiche sacre esplicative di una profonda religiosità , ma anche raffinate "grisailles"che impreziosiscono il suo excursus pittorico.Con la competenza ed abile creatività celebra popoli lontani con finalità coloristiche e decorative ricreando le suggestioni di un passato storico , di un mondo remoto.L'artista fa rivivere  il mondo della donna attraverso la sua personale interpretazione in una rievocazione di problematiche attuali e sociali.Dalla sua produzione artistica,si evince  la sua ecletticità, la sua feconda operosità unitamente ad una prorompente caratterialità e un sotteso romanticismo.

La sua Arte comprende in sè l'autentica esperienza  di sviluppare, come un sottile incantesimo ,quelle forze creative che sono innate nella sua anima:"L'uomo ha nella sua anima sentimenti innati che gli oggetti reali non potranno mai soddisfare ed è a questi sentimenti che la creatività di un pittore da' forma e vita"(rivisitando Delacroix)

 

 Dott.Luca Renna:"l'artista Ida Luzzi ,fa parte di quel sempre meno nutrito gruppo ideale di artisti che potrebbero essere definiti ri-creatori della realtà.L'interesse e lo studio per la scoperta visiva di nuovi itinerari da seguire sulle rotte del vero, ha fatto di Ida Luzzi una vera e propria precettice nell' uso dei colori, che aggiunti ad una innata creatività, rendono i suoi lavori autentici e singolari per impatto visivo e resa finale.Autodidatta,nelle sue opere fa intravedere un desiderio di interpretazione del bello ,quel bello,che che il cervello dell' uomo modernoè è abituato a decifrare con canoni ben precisi e che la pittrice invece riesce a "spiegare"con la non semplice riproduzione della realtà.Per Ida Luzzi tutto è un grande messaggio,ogni icona trasportata nei suoi lavori,così come ogni identificazione metaforica,riporta ad ogni segno che va oltre la visione statica,ma che ha la pretesa di cogliere l' attimo che non tornerà più.Il ritratto dei valori di oggi,l' esame della bellezza tale quale e l' attrattiva per il mondo così com'è,sono solo alcuni dei temi che questa artista contemporanea trasporta nei suoi lavori.Nelle sue opere i protagonisti hanno volti seri, il cielo veste l' abito delle occasioni da ricordare, ogni opera diventa palpabile quasi essenziale, ma come in un magico contrasto ,il colore irrompe donando una speranza giammai spirituale ma certa, a chi guarda.L'uso del colore in modo non accademico segna un passaggio al positivo da un ideale sviluppo fotografico in bianco e nero del ricordo che spesso le immagini di Ida Luzzi potrebbero ricordare,togliendo così ogni fraintendimento dalla chiara intenzione che l' artista che è semplicemente, ma non banalmente,cogliere un attimo della realtà e trasportarlo sulla tela".

 G.Argelier:"Una pittura che riflette visioni tranquille della sua ricerca,figure ben definite e tonalità attive.E' il bisogno di dipingere le emozioni,gli umori dalle mille sfumature intuitive,assegnando la giusta importanza alla visione realistica".  

IDA LUZZI

 

Ida Luzzi nasce a Taranto dove vive,lavora ed Opera artisticamente.

Le sue tecniche  sono: olio  spatola , grisaille

Partecipa a numerosi eventi e riceve menzioni speciali tra cui non ultimo Il ‘Premio Van Gogh’ e il titolo di ‘Eccellenza Stilistica’
Nella sua arte si possono ritrovare i paesaggi, gli uomini, le donne, i sogni e anche alcuni animali che incontra,che conosce,che immagina che la  impressionano o che la  commuovono,

La sua missione come pittrice sembra quella di dare all'arte una immagine permanente e umana.
Dai suoi quadri si può estrarre un momento tranquillo di piacere e di gioia, ma anche la condivisione di un'emozione.
Le sue Opere mostrano il talento dell'artista nel campo della pittura d'arte figurative rivelando  contemporaneità  piena di trepidazioni  e di vita.
Le sue figure si compongono di forme simboliche in uno spazio specifico. Proprio come i gesti o le voci, il suo comportamento figurativo è una funzione biologica di produzione e di scambio di valori. La sua riproduzione artistica implica la capacità di discernere e riconoscere le forme, cioè gli oggetti che compongono la visione, stabilendo una memoria culturale che si esprime con una spontaneità così abbondante che spesso confonde il potere di giudicare e persino di immaginare.(Maria grazia Todaro critico d'arte e gallerista)